A chi è adatto “Stellari”?
“Stellari” è un fantasy pensato per chi desidera leggere un testo fuori dagli schemi e dalle ambientazioni inedite. E’ stato scritto appositamente per un pubblico maturo, l’età minima consigliata per la sua lettura è a partire dai 18 anni.
Il romanzo può essere considerato “estremo” sotto molti punti di vista. Innanzitutto il backgrounddi riferimento. Gli stellari sono forme di vita che abitano sulle superfici di astri infuocati, e questa tematica non è mai stata trattata finora in nessun testo fantasy o di fantascienza. In virtù di tale scelta, gli stellari assumono un aspetto umanoide solo esternamente (tale decisione è stata maturata dall’autrice per consentire al lettore di immedesimarsi meglio nei personaggi). La conformazione interna del loro organismo (gli organi e gli apparati) è stata invece inventata da zero. Questo popolo non ha un sistema circolatorio come il nostro, non esiste nessun cuore che pompa sangue al centro del petto, e neanche respirano alla nostra maniera ma “traspirano”, ovvero assorbono elio dalla stella per poi sintetizzarlo in idrogeno.
Il testo presenta ben pochi filtri. Sia la scelta dei contenuti che la descrizione di alcune scene sessuali o action particolarmente violente, delineano un prodotto pensato per chi desidera confrontarsi con un popolo alieno le cui regole sociali sono diversissime dalle nostre. Gli stellari sono una stirpe profondamente legata alle proprie passioni. La “brama” che guida le loro azioni è intesa sia in senso erotico, sia come volontà di prevalere sull’altro scalando le vette di comando. Gli stellari non sono un popolo immorale, anche se alcuni di noi potrebbero pensarlo, il loro modo di vivere, pensare ed interagire gli è semplicemente proprio, e risponde ad istinti da essi considerati giusti e sani.
Quali sono dunque le caratteristiche che differenziano maggiormente gli stellari dai terrestri?
Ve ne sono diverse
Gli stellari sono tutti bisessuali, al contrario di noi per loro sarebbe insolito desiderare di giacere solamente con un compagno di un determinato genere, (solo maschi o solo femmine). Questa scelta è stata effettuata dall’autrice come forma di protesta sociale, presentando un universo che non discrimini gli individui perché considerati “diversi”, nella riflessione profonda che ogni uomo o donna è differente dall’altro e possieda un valore intrinseco indipendentemente da ciò che preferisce.
Il sentimento del Possesso. Quello che noi chiamiamo amore, trova il corrispettivo negli stellari nel concetto di Possesso. Tale sentimento alieno risulta molto più intenso, appassionato e assolutistico del nostro amore, oltre ad essere più egoistico. Chi “Possiede” uno stellare è incapace di ragionare lucidamente, può essere attraversato da grandi furie di gelosia o condotto a compiere scelte estreme in nome della persona adorata, a cui si è votata la propria esistenza.
I figli degli stellari non vengono educati in modo prioritario dai genitori. La loro educazione sociale e personale viene delegata dai genitori a degli “Educatori” ovvero persone di loro fiducia che aiutano i loro discendenti a crescere e a trovare la propria strada nella vita. I genitori mantengono un contatto costante benché saltuario con i propri (numerosi) figli, frequentandoli di tanto in tanto, con l’intento di controllare che la loro evoluzione avvenga in modo corretto. Anche questa idea di base, estremizzata in modo fantastico nel romanzo, è stata introdotta dall’idea educativa dell’autrice in merito: i genitori dovrebbero guidare i propri figli senza risultare troppo asfissianti se non ne vogliono precludere un sano sviluppo globale.
Il ciclo di vita degli stellari non è scandito dalle nostre stesse fasi temporali. Sulla stella non esiste il concetto di giorno o di notte, la luce è una costante mentre il buio può essere assaporato solo al di fuori della stella e piuttosto lontano da essa. La giornata viene vissuta alternando Fasi di lavoro a Fasi di svago, che sono strettamente connesse con la propria struttura biochimica. Non esistono momenti dedicati all’alimentazione, non vi è alcun cibo sulla stella, ma solo elementi chimici che gli stellari assorbono per sopravvivere. Anche tutte le unità di misura, sia di tempo che di spazio, sono state inventate dall’autrice, prendendo come stella di riferimento Esperror, ovvero il primo astro ad essere stato abitato dagli stellari.
Molto si potrebbe aggiungere sull’universo degli stellari: il loro concetto di guerra, il loro rapporto con la divinità e i loro riti, le loro abitudini sessuali o altro ancora, ma tale presentazione diventerebbe sicuramente troppo lunga. Si rimanda perciò il lettore, incuriosito da questo universo, a ricercare altre informazioni specifiche consultando il glossario qui a leggere gratuitamente le prime pagine dell’e-book qui ad acquistare il romanzo completo qui .
A chi dunque non è adatto “Stellari”?
Forse a chi cerca un fantasy dalle tematiche già trattate, a chi non è curioso di immergersi in un affascinante mondo nuovo, a chi non è disposto a confrontarsi con una moralità diversa dalla propria. Tutti gli altri lettori si ritroveranno invece catapultati in un mondo sensuale, appassionato, ricco di intrighi e di inaspettati colpi di scena.