Nome: Lein
Razza: stellare
Provenienza:Xelle
Sinossi del personaggio.
Lein è l’Imperatrice della stella Xelle, estremamente affascinante ed evoluta. I suoi Poteri maggiori sono la Dissimulazione (grazie alla quale può ingannare il prossimo senza essere smascherata) e la Malia (ovvero il potere della seduzione capace di asservire); quando la emette a pieno regime, chiunque cade preda del suo fascino.
Di fronte ai suoi sudditi sfoggia sicurezza e atteggiamento algido, ma è solo una maschera per nascondere le sue afflizioni interiori. Ciò che la fa soffrire di più è la fusione cerebrale con la divina Vrillyglaret che non riesce ad accettare.
Avverte costantemente un’inspiegabile sensazione di mancanza verso un “qualcosa…o un qualcuno” che non riesce ad identificare in modo preciso.
Aspetto fisico. È una stellare giovane di appena cinquanta cicli (corrispondenti a 85/1712 anni terrestri). Il suo corpo è longilineo e formoso, i lunghi e fluenti capelli sono biondo-rossicci e le iridi dei suoi occhi sono marroni con strie rossastre.
Il suo passato… Nel romanzo la ritroviamo già Imperatrice della stella e ben poco viene svelato sulle sue origini. Desumiamo che non è nativa di Xelle. Vi giunse insieme a sua madre Vanela quando aveva appena sedici cicli (corrispondenti a circa 27 annin terrestri), entrambe fuggite da una stella morente, che non viene mai menzionata, e di cui Lein non rammenta nulla, avendo subito un’amnesia durante il viaggio interstellare compiuto per giungere su Xelle. Nel testo la protagonista non si relaziona con sua madre neanche una volta, segno che in qualche modo i rapporti fra le due stellari si sono raffreddati.
È stata per qualche tempo Regina di Xelle-1, avendo sposato Re Alex, che è stato ucciso in seguito. Ha conosciuto il migliore amico di Alex, Re Strenner di Xelle-2, che ha lungamente provato per lei una forte attrazione ed è attualmente è uno dei suoi Vice-Re.
L’incontro con i Grandi Generali a cui tiene molto risale a diversi cicli addietro, ha conosciuto la maggior parte di loro, all’interno di una prestigiosa Accademia militare.
I principali rapporti interpersonali
I Grandi Generali.
Alan, Astaire, Covers,David, Devers, Mikheil, Nicolaj e Renney sono le persone che Lein reputa più importanti in assoluto nella sua vita e alle quali non potrebbe mai rinunciare. Dopo essere diventata Imperatrice li ha innalzati alle più alte cariche militari dell’Impero. È legata loro da un profondo Possesso reciproco e li considera tanto suoi amici quanto suoi amanti. Per loro sarebbe disposta a fare di tutto. Il loro rapporto di “poli-amore” che li lega ha raggiunto un certo equilibrio, ciononostante si generano spesso gelosie e battibecchi interni fra i suoi amanati.
Lein cerca di trattare tutti alla pari anche se è legata più strettamente a Mikheil e Renney.
In linea con la biologia degli stellari, tutti i Grandi Generali hanno contribuito sessualmente alla formazione del feto di Minel, il terzogenito di Lein, risultandone di fatto suoi padri, alla pari del legittimo marito, Remiel che non l’ha presa bene.
Le Dame di compagnia.
Lein è sinceramente affezionata a Vera e Tullia, le ha conosciute prima di diventare Imperatrice e dopo la sua incoronazione ha desiderato che le restassero vicina. Le due donne seppur dal carattere molto diverso si mostrano entrambe piuttosto irriverenti nei suoi confronti. Con i loro modi spontanei e le loro facezie riescono a strapparle più di qualche sorriso e l’Imperatrice le considera estremamente rilassanti.
La famiglia Imperiale.
Lein ha sposato Remiel, l’Imperatore consorte, per ragioni politiche, ma la loro unione non ha mai funzionato. Dal loro legame sono nati i figli imperiali Greta, Fraiz e in ultimo Minel (che come già scritto ha per padri anche i Grandi Generali). Attualmente il legame con Remiel è solo di facciata.
Il rapporto con suoi figli è complicato. A causa dei suoi numerosissimi impegni, Lein riesce a frequentarli pochissimo
Gli altri sudditi.
Lein si relaziona sistematicamente con le più alte cariche dell’Impero: i Grandi Generali (il cui referente è Nicolaj); i Vice-Re e le Vice-Regine (i Politici più alti in grado dopo di lei), il Capo-Geografo Wixet; la Capo-Guaritrice Janila e il suo team di Guaritori personali guidato da Izanio. Nei loro confronti cerca di mantenere un rapporto quanto più professionale possibile nelle sedi ufficiali. Ad organizzare i suoi impegni è il suo attendente personale Nedelt, che le è molto fedele e che l’Imperatrice stima molto per il suo impegno costante e la sua lealtà.
Il suo rapporto con la divinità, l’Emersa Vrillyglaret. Essere Imperatore o Imperatrice di una stella significa avere potere decisionale assoluto su ogni stellare che la abiti. Un evento del genere si verifica quando un Divino Emerso decide di fondere il proprio essere incorporeo con il fisico di uno stellare che sceglie affinché diventi una parte di sé.
Lein è stata la più giovane Indossatrice di Vrillyglaret, da Essa convocata quando aveva solo trenta cicli (corrispondenti a 51 anni terrestri). È riuscita a superare le Prove Mortali per l’Investitura cui l’ha sottoposta l’Emersa con una sincronia iniziale del 65% ma con l’ambito ruolo di Posseditrice. Essendo Posseditrice non può essere obbligata (tranne in casi estremi) da Vrillyglaret a fare ciò che non vuole. Nonostante questo Lein non è soddisfatta del suo legame con la divina Emersa, che avverte come una presenza troppo invadente nella sua vita. Spesso battibecca con la divinità che cerca di sedurla e di piegarla al suo volere, in modo subdolo.
Note dell'autrice:
Come è nato il personaggio di Lein.
La gestazione del personaggio di Lein, antecedente la pubblicazione del romanzo, è durata per diversi anni, durante i quali ha subito delle modifiche notevoli nel mio immaginario.
Nelle primissime stesure del testo si chiamava Luna e l’avevo descritta come una ragazza bellissima, ingenua e irriverente. Luna possedeva Poteri che non riusciva a controllare a pieno, il che la cacciava spesso in situazioni complicate o imbarazzanti. Col tempo ho alleggerito il personaggio da caratteristiche troppo infantili, e le ho conferito maggiore spessore psicologico. Ho cambiato il nome Luna, considerandolo un po’ troppo “terrestre”, nel più alieno “Lein” e l’ho trasformata in una giovane donna dal fascino capace di asservire il prossimo. Lein è una donna che soffre interiormente ma che cerca al tempo stesso di nasconderlo a chi ama, per non destare preoccupazioni.
Battute del personaggio.
Si riportano alcune citazioni tratte dal romanzo, che risultano rappresentative del personaggio, pur senza risultare eccessivamente spoiler.
«Finiamola. Questa discussione non porta a niente, io non voglio nessuna guerra contro Altair. E non mi convincerete, nessuno di voi. Io non mi fido di te.» (Dal dialogo mentale con L’Emersa Vrillyglaret, capitolo 2).
“Non credo di dover rispondere alla domanda. E comunque non è come credete e… ops, l’orario della toelettatura è appena terminato. Purtroppo per la vostra morbosa curiosità.” (Lein in un faceto battibecco con Vera e Tullia, capitolo 4)
“Mi dispiace, scusa, mi è scappato. Non volevo… davvero… ma tu tiri fuori sempre il peggio di me. Sembra quasi che tu lo faccia apposta.” (Da una lite col marito Remiel, capitolo 4).
“Alan, ascoltami ti prego!” Insistette Lein “Voglio venire con te (omissis). Come fai a non capire cosa provo?” (Lein in un dialogo carico di Possesso col Grande Generale Alan, capitolo 6).
«Stendi la mano e dammela, dalla a me che desideri così tanto» (Lein nell’esercizio del suo Potere di Malia, capitolo 6).